Ai giorni nostri parlare di icone di stile sembra anacronistico almeno tanto quanto inappropriato. Più opportuno quindi parlare di Fashion Icon. Apparentemente la stessa cosa, direte voi?
In realtà una sottile quanto significativa distinzione, non tanto lessicale, quanto di contenuto, c’è eccome.
L’estetica impeccabile e l’allure eterea di Grace Kelly, l’ innocenza sofisticata e quell’eleganza fatta di sottrazioni e mai di eccessi di Heudrey Hepburn, il fascino quasi animalesco dall’attrattiva prepotente di Veruska, l’aria da bambina e le mini diventate cult grazie a Twiggy sembrano, anzi sono oggi solo un vago ricordo.
Entrare a far parte di quell’ universo è a dir poco impossibile.
Forse perché un’icona di stile si diventa solo quando non si è più di moda?
O forse perché semplicemente parlare di stile oggi diventa alquanto difficile?
Tante, forse troppe le tendenze proposte, ingestibile la globalizzazione del gusto, la massificazione dei prodotti sul mercato, dispersiva quando portata all’eccesso questa tendenza commerciale che ci porta a sembrare un po’ tutti uguali.
Tutto questo rende improbabile, quasi impossibile riconoscere, ammirare ed apprezzare qualcuno per il suo stile quando questo è differente, unico, iconico.
Questo non significa che non ci sia nulla di interessante attorno a noi, nessuno verso cui guardare e dal quale cogliere spunti interessanti per poi sperimentare. Anzi.
Qualcosa di diverso, di interessante e fresco c’è.
Precisando che improvvisarsi fashion blogger non significa diventare una fashion icon, chi sono quindi le fashion icon di oggi?
Eccone un’ anticipazione…