E’ la collezione che più di tutte rappresenta le origini del designer Juan Carlos Obando. Interamente ispirata alla Colombia, suo paese natale, si compone di abiti dalle tinte pastello o comunque delicate, in cui la femminilità è messa in evidenza da volumi romantici e sognanti.
Linee fluide che accarezzano il corpo come mani di seta, in cui i toni di colore richiamano la terra della regione de La Guajira.
Pervinca tenue, cipria e corallo introducono sul finale stampe animalier che caricano di energia una collezione interessante e rilassata.
Esagerata e poetica la proposta per la prossima primavera/estate di Antonio Berardi, che trova la sua ispirazione nel film ” I fiori della guerra”, in cui il protagonista di finge un missionario americano per difendere e portare in salvo alcune giovani donne cinesi minacciate dai giapponesi, durante il terribile massacro di Nanchino del 1937.
Un’ispirazione forte e politicamente impegnata, che coglie però la volontà di lasciare intravedere la delicatezza e l’innocenza dei ricordi dell’infanzia.
Costruzioni sartoriali e volumi scultorei si accompagnano a stampe e tessuti jacquard dove macchie di colore diventano protagoniste riproducendo meravigliosi fiori al limite dell’astrazione.
Sperimentazioni soprattutto per spalle e maniche che acquisiscono forza e sembrano vivere di vita propria.
Finiture e dettagli luminescenti, ricami e pietre applicate rendono i capi preziosi e ricercati.
E’ un vero e proprio giardino botanico, quello proposto per la passerella da Erdem. Felci, muschi, fiori esotici e piume diventavano protagonisti indiscussi della prossima stagione estiva.
In questo caso l’ispirazione arriva dalla botanica e biologa Marianne North.
L’aspetto selvaggio ed incontrollabile della natura si trasforma in stampe e ricami quasi ridondanti.
Piume e applicazioni caricano abiti, gonne e top come se volessero contaminare il mondo.
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